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Fallimento Valencia, Pochettino salva l'Espanyol

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Tempi di verdetti e di conquiste, di lacrime e di rotture. Il finale di stagione è ovunque così, e la Spagna non fa eccezione. Se le prime della classe non hanno più nulla da chiedere essendo staccate anni luce dal resto degli avversari, la lotta tra l’Europa e la salvezza ha animato vigorosamente le domeniche (e i sabati) degli aficionados di tutta la penisola iberica.  Partendo dalle zone alte, troviamo che ci sono le solite due o tre squadre che hanno l’obbligo morale verso i propri tifosi di agguantare la Champions, vuoi per ripartire dopo un anno deludente oppure perché gli investimenti di mercato rendevano questa qualificazione necessaria.

Solo una di queste contendenti riuscirà ad accedere al quarto posto, e probabilmente questa squadra sarà l’Atletico Madrid di Forlàn e Agüero. I Colchoneros, che già lo scorso anno centrarono questo obiettivo dopo parecchi anni di delusioni, sono riusciti a rimettere in piedi una stagione che andava profilandosi come disastrosa, grazie anche all’inserimento del nuovo tecnico Abel Resino che di certo non ha eliminato tutti i difetti dei biancorossi ma almeno ha acquisito la continuità di punti che serve per puntare in alto. Ora, dopo la convincente vittoria di Bilbao con tripletta del biondo uruguaiano (1-4), manca poco all’ufficialità della partecipazione ma la cosa è fatta. Il nuovo pichichi Diego Forlàn è stato il vero trascinatore del gruppo insieme al suo gemello del goal Agüero, che avrà di sicuro più classe ma non il suo fiuto sotto porta.

Il Villarreal, altra pretendente di questo ristretto lotto, travolge il Valencia e lo esclude definitivamente dalla lotta al quarto posto. Posizione che peraltro gli uomini di Emery hanno occupato a lungo, ma che non hanno saputo mantenere nel momento clou della stagione. Trenta giornate nella zona di prestigio, per poi cadere nelle ultime domeniche in partite assolutamente decisive, come quella ad esempio contro l’Atletico al Calderòn, che ha probabilmente segnato la rincorsa alla quarta piazza. Il sottomarino non può certo definire la stagione un fallimento, visto dove è arrivato in Champions League e i risultati ottenuti nella Liga, tutto ciò però non basterà, perché i punti di distacco dall’Atletico sono due e a meno di clamorose sorprese i ragazzi di Pellegrini faranno la Europa League.

Spazio anche al miracolo operato da Pochettino, ex difensore argentino che ha girato l’Europa ed a metà stagione ha preso le redini dell’Espanyol, che si trovava all’ultimo posto della classifica. Poche speranze e tanta delusione, questi erano gli spettri che aleggiavano sopra il Montjuic: il giovane allenatore ha ripreso la situazione sotto controllo andando a prendere punti ovunque, conquistando vittorie importanti contro squadre di prestigio (vedi il 3-0 al Valencia, il derby al Camp Nou) e portandosi piano piano appena sopra la zona calda. Ora, dopo il 3-0 di ieri all’Almerìa già salvo da tanto, è stata finalmente festa per i biancoblù catalani. Davvero una bella storia di calcio, che rende felice anche l’altra metà della città di Barcellona.

Real e Barcellona hanno già concluso i loro rispettivi campionati, per motivi diversi. I blaugrana campioni in carica cedono il passo all’Osasuna desideroso di punti salvezza (se la giocherà all’ultima partita) mentre il Real perde completamente la testa e viene sconfitto in casa dal Mallorca (1-3). Infine, un saluto al Decano delle squadre spagnole, il Recreativo Huelva, che retrocede in Segunda Divisiòn dopo la sconfitta con il Racing. Stessa sorte per il Numancia, che era salito in Primera appena un anno fa.