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Gli 11 protagonisti della cavalcata del Barcellona nella Liga

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Victor Valdes - Non è certo il miglior portiere del panorama calcistico europeo e nemmeno del campionato spagnolo ma, salvo qualche follia, in particolar modo relativa a improvvisati "numeri" con i piedi, si è dimostrato parecchio migliorato rispetto alle precedenti annate ed ha anche lui buona parte del merito nel trionfo catalano.

Dani Alves - C'è chi dice che sia addirittura il terzino più forte del mondo e probabilmente, se Madre Natura non ci avesse consegnato Maicon, non ci sarebbero dubbi. Piedi buoni, ottima corsa e straordinaria classe, specialmente nei cross, fanno di lui uno dei punti di forza di questo Barcellona stellare.

Puyol - In due parole: Il Capitano. Con la maglietta blaugrana c'è praticamente nato e può così festeggiare il suo terzo trionfo nella Liga. Difensore completo, esperto ed affidabile: l'esplosione di Pique è per gran parte merito suo.

Pique - Ci si ricordava di lui già con la maglia del Manchester United, ma quest'anno ha trovato la propria consacrazione. Ad appena 22 anni è già uno dei difensori più appetibili d'Europa e per lui si prospetta una carriera ricca di successi e soddisfazioni. D'altronde per uno che alla sua età ha già vinto 2 Premier League, 1 Liga, 1 Coppa di Spagna ed 1 Champions League...

Abidal - Accolto con un pizzico di scetticismo, ha invece svolto alla perfezione il compito per il quale era stato acquistato. Il Barça ha spesso puntato sulla spinta di Dani Alves sul versante destro e lui, da buon "gregario", ha sempre svolto il suo compito in maniera soddisfacente.

Iniesta - E' stato lui il segreto dell'invicibilità del Barcellona 2008-2009. Insieme ad Eto’o e Messi è stato il protagonista di una cavalcata inaspettata che l’ha reso uno dei migliori centrocampisti al mondo. Tecnica, determinazione, ottimi tempi per gli inserimenti: insomma il centrocampista ideale per il calcio moderno.

Xavi – Mettete insieme un calciatore, un artista e un abile disegnatore: vedrete che verrà fuori Xavi Hernandez, uno dei registi più completi degli ultimi 20 anni. Ancor meglio di come sapeva fare il suo mister, Pep Guardiola, incarna alla perfezione un ruolo che con sempre maggiore difficoltà prova a trovare i suoi interpreti.

Yaya Tourè – Impossibile non stupirsi della positiva annata di questo centrocampista ivoriano che ha fatto della continuità il suo cavallo di battaglia. Il “terzo” ideale per completare un reparto con Xavi e Iniesta.

Messi – In sintesi: il giocatore più forte del mondo. Coi suoi dribbling, i suoi goal (ben 23 fin qui!!), la sua imprevedibilità e la sua classe sopraffina ha messo in ginocchio avversari su avversari nella Liga, uscendo spesso e volentieri tra gli applausi del pubblico di ambo le parti. Un piacere per gli occhi.

Eto’o – Non ci sono Drogba né Adebayor che tengano: solo Fernando Torres può tener testa a questo strepitoso realizzatore per lo scettro di “attaccante numero uno al mondo”. Ad inizio anno era stato praticamente estromesso dalla formazione titolare, poi a suon di goal ha conquistato la maglia da titolare, il titolo di “Pichichi” e, se ancora ce ne fosse bisogno, la stima di mezzo Mondo. Chapeau.

Henry – 19 goal (per adesso) sono il bottino della sua annata da incorniciare, fatta di goal da cineteca e soprattutto tanta concretezza, specie in momenti delicati della stagione. Chi lo riteneva ormai al capolinea si sarà sicuramente ricreduto.

IL TECNICO

Guardiola – A dimostrazione che non per forza la guida dei grandi club debba essere affidata soltanto ad allenatori con alle spalle esperienza da vendere, il buon “Pep” alla sua prima esperienza su una panchina di massima serie ha stracciato la concorrenza regalando al popolo blaugrana vittorie memorabili (su tutte il 6-2 sul campo del Real Madrid) e un bis (Liga-Coppa del Re) che a Roma, con la conquista della Champions, potrebbe diventare un tris storico. Alla faccia dell’inesperienza…