La Liga!

 

I primi 80 anni della Liga

L’11 febbraio di ottant’anni fa dieci squadre scesero in campo dando il via alla prima edizione della Liga, il campionato di calcio spagnolo. Le protagoniste si chiamavano Real Madrid, Barcellona, Athletic Bilbao, ma anche Arenas, Europa, Real Unión. Alcune ancora sulla cresta dell’onda, altre precipitate nell’inferno della terza serie. Quell’iniziale, ridotto torneo di "Primera división" si è evoluto fino a diventare il campionato «grandi numeri» che oggi tutti conosciamo.

LA NASCITA – L’accordo tra i club per la fondazione della Liga fu travagliato: nessuno voleva far parte delle prime serie B e C di sempre. Non mancarono litigi e tornei sperimentali. Alla fine, fu partorita una prima divisione composta dalle squadre che avevano disputato almeno una finale di Coppa del Re (nata nel 1902), più la vincente di un torneo tra club mai finalisti. Per problemi logistici si decise di limitare la A a dieci squadre: Athletic Bilbao, Athletic (poi Atlético) Madrid, Arenas, Barcellona, Español (poi Espanyol), Europa, Racing Santander, Real Madrid, Real Sociedad e Real Unión. Il primo gol di sempre lo insaccò Prat, dell’Español, al 5’ dell’incontro con il Real Unión.

ANNI ’30 E 40’ – La prima Liga fu appannaggio del Barça, ma gli anni ‘30 furono dominati soprattutto dall’Athletic Bilbao e poi insanguinati dalla Guerra Civile, che segnò un anno zero anche nel calcio: molti calciatori morirono o finirono in esilio e a pagare maggiormente furono le squadre basche e catalane; ne approfittarono soprattutto Atlético Madrid e Valencia.

ANNI ’50-’60 – Gli anni ’50 videro protagonista il Barça delle stelle Kubala e Ramallets, e segnarono l’ascesa in panchina di Helenio Herrera. Negli anni ’60 Santiago Bernabéu, presidente del Real Madrid, costruì pian piano una squadra destinata a far man bassa di titoli in Spagna e in Europa grazie a campioni del calibro di Di Stefano, Kopa, Puskás, Gento. Di dominio bianco anche gli anni ’70.

ANNI ’80 – La prima metà degli anni ’80 fu un’età dell’oro per il calcio basco: a due scudetti vinti dalla Real Sociedad seguì la doppietta dell’Athletic Bilbao. Saccheggiando quelle due squadre e creando un misto di talenti baschi, locali (Guardiola, Amor) e internazionali (Stoičkov, Laudrup, Koeman) nacque il Dream team, il Barcellona allenato da Johann Cruijff, forse la squadra più spettacolare mai vista sui campi iberici. Solo il Real Madrid di Butragueño riuscì in parte a tener testa ai catalani.

ANNI ’90-OGGI – Dagli anni ’90 il torneo è diventato più equilibrato, concedendo trionfi anche ad Atlético Madrid, Valencia e persino Deportivo La Coruña, anche se a far incetta di stelle e onori restano soprattutto Real Madrid (memorabile la caccia ai palloni d’oro che segnò l’era dei Galácticos) e Barcellona, probabile vincitore del torneo dell’80mo anniversario.

STATO DI SALUTE – Nonostante una crisi economica che in Spagna sta picchiando duro, la Liga è in salute: terza in Europa per affluenza di pubblico (dopo Bundesliga e Premier League), prima in termini di qualità, Real Madrid e Barça sul podio delle squadre più ricche del mondo, tanti club alternativi ai «soliti» da tenere d’occhio nell’immediato futuro, come il danaroso Villarreal e l’ambizioso Siviglia. Senza dimenticare che le Furie Rosse sono campioni d’Europa in carica e chissà, l’arrivo in estate dei palloni d’oro Kakà e Cristiano Ronaldo.

Simone Bertelegni

Corriere.it