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Iniesta al FOTOFINISH, Barca a Roma!

Allo Stamford Bridge va in scena la seconda semifinale di ritorno di Champions League: di fronte il solido Chelsea del veterano Hiddink, che cerca l’ennesima impresa sportiva, contro lo spettacolare Barcellona del debuttante Guardiola, affamato di titoli e di coppe. All’andata fu 0-0, con i Blues dell’olandese capaci di uscire indenni dal Camp Nou, ma è oggi che si decide tutto: chi raggiungerà delle due squadre Sir Alex Ferguson a Roma il 27 maggio? Saranno gli inglesi di Drogba, o gli iberici di Messi? Le premesse per una grandissima partita, di certo non mancano.

In campo - Per i padroni di casa, rivoluzione tattica rispetto al catenaccio dell’andata: 4-3-3 con il ritorno di Cole in difesa ed il trio Malouda-Anelka-Drogba in attacco; tra le file degli ospiti da segnalare le pesantissima assenze di Henry e Puyol: Guardiola opta, come il collega, per un 4-3-3, con Messi-Eto-Iniesta a formare il reparto offensivo.

Si gioca - Partenza a razzo dei padroni di casa che, dopo soli 9 minuti, passano in vantaggio grazie ad un eurogoal di Essien: il ghanese, da distanza considerevole, lascia partire un bolide al volo col mancino sul quale l’incolpevole Victor Valdes nulla può. Blues in vantaggio, ma che rete del centrocampista africano! Il Barça rimane stordito ed i ragazzi di Hiddink sfiorano il raddoppio in più occasioni, come al 21’ quando Drogba, lanciato a rete da Lampard, viene fermato dall’ uscita di un ottimo Valdes. Al 25’ episodio da moviola: Dani Alves atterra Malouda al limite dell’area di rigore, il pubblico di casa chiede il penalty, ma l’arbitro assegna la punizione: batte proprio Drogba, che lascia partire una cannonata col destro, deviata non senza problemi dal portiere blaugrana. Hiddink è riuscito nel suo intento: ingabbiare il Barcellona; infatti, per vedere un tiro in porta pericoloso degli ospiti, bisogna arrivare nei minuti di recupero della prima frazione di gioco, con Xavi che, da fuori area, manca di poco il bersaglio.

Si va così negli spogliatoi, dopo 45’ minuti che hanno visto il meritato vantaggio dei Blues ed un deludente Barcellona, autore fin qui di una prestazione sottotono. Inizia la ripresa, ed il Chelsea, per poco, non chiude subito la contesa, con Drogba che, al 52’, servito ottimamente da Anelka, sbaglia da solo davanti a Valdes. Al 64’ guizzo di Lionel Messi: si libera tra due uomini e tira di prima intenzione, con il pallone poco alto sulla traversa di Cech. Poi, cambio di fronte improvviso: Anelka, lanciato verso rete, viene steso da Abidal che, giustamente viene espulso dall’arbitro Ovrebo; situazione a dir poco drammatica per il Barca che, per passare il turno, deve segnare un goal in 10 contro 11. Al 81’ nuovo episodio discutibile: in area Piquè colpisce di mano, ma il direttore di gara sorvola anche qui. Il Barca si butta tutto in avanti con la forza della disperazione, ma non riesce a trovare spazi: il Chelsea, quando può prova a colpire in contropiede. Sembra tutto finito fino al 92’, quando Essien rinvia malamente il pallone dalla sua area facendolo finire sui piedi di Messi; l'argentino serve centralmente Iniesta che, da poco meno di 18 metri, non fallisce gonfiando la rete per la gioia di Guardiola e dei 4000 iberici allo Stamford Bridge. Il Chlesea non si abbatte e ci riprova: al 95’ Ovrebo nega l’ennesimo rigore ai Blues, senza dubbio il più netto, con un tiro di Ballack letteralmente parato da un difensore blaugrana. Finisce così, con il risultato finale che fa gridare alla vendetta: gli iberici, mai pericolosi per tutto il match, passano al 92’, giungendo, non meritatamente per ciò che si è visto in campo, alla finale di Roma contro il Manchester. Partita veramente incredibile e da cardiopalma, con un verdetto però quantomeno ingiusto.

La chiave - Almeno tre rigori netti a favore dei Blues negati dall’arbitro Ovrebo. Tutti per episodi di tocchi di mano in area di rigore blaugrana, non visti incredibilmente dalla terna arbitrale.  Episodi decisivi per il finale di una gara che è stata veramente emozionante fino all’ultimo secondo.

La chicca - La rete siglata ad inizio match da Micheal Essien non sarà scordata facilmente: il centrocampista ghanese si avventa su un pallone vagante fuori dall’area lasciando partire un sinistro al volo devastante, semplicemente inarrestabile.

Top&Flop
- Essien, da eroe (stratosferico goal ad inizio match) a colpevole (rinvio sbagliato nell’occasione della rete di Iniesta). Bene tutto il Chelsea, autore di una partita stupenda, male, fino al 92’, quasi tutto il Barcellona, con Messi ed Eto’o in particolare. Eroe della partita senza dubbio Iniesta, bene anche Lampard tra Blues.