La Liga!

 

L'orgoglio non basta, "el clasico" è blaugrana

Il trionfo di sabato sera al Camp Nou è la definitiva consacrazione dei catalani a squadra più forte del torneo. Dopo una partita in cui i padroni di casa avevano avuto la meglio sul piano del gioco ma non riuscivano a segnare, compreso un rigore parato da Casillas (in versione “monster”) al cannoniere Eto’o, la squadra di Guardiola ha trovato lo spunto per vincere il superclasico a pochi minuti dal termine, sempre con Eto’o che a pochi passi dalla porta madrilena ha trovato il tocco da rapinatore. Messi ha poi chiuso le danze con un cucchiaio, regalando ai suoi un successo che vale doppio, sia perché affossa i cugini appena rinsaviti dalla vittoria in Coppa con il neo allenatore Juande Ramos, sia perché gli permette di allungare concretamente il vantaggio sulle seconde, visto che il Villarreal cade di nuovo.

La situazione in Liga quindi recita questo: Barça 38 punti, Valencia e Siviglia 30. Una lunghezza più in basso c’è il sottomarino giallo, mentre il Real è sprofondato al sesto posto a dodici punti di distacco dalla vetta e, per la prima volta dopo dieci anni, viene superato in classifica dall’altra squadra della capitale, l’Atletico di Agüero. I Colchoneros si tolgono questa importante soddisfazione battendo il Betis per 2-0, con la rete del solito Kun che ha seguito il vantaggio di Maxi Rodriguez. Squadra a trazione prevalentemente argentina dunque, anche se l’apporto dell’uruguagio Forlàn in queste settimane è stato altrettanto decisivo.  Ora il Villarreal e il quarto posto sono più vicini, obiettivo dichiarato del tecnico Aguirre che vuole ripetere lo straordinario risultato dello scorso anno.

Ad approfittare della situazione sono state proprio il Valencia e il Siviglia, che si ritrovano appaiate in seconda piazza senza nemmeno stupire troppo. I primi, ad esempio, hanno trovato i tre punti al Mestalla con l’Espanyol ma solo con fortuna, perché i catalani sono rimasti in 10 nel primo tempo sul punteggio di 1-0 per loro. Una sconsiderata decisione dell’arbitro Iturralde Gonalez ha anticipatamente mandato a casa Rufete e così nella seconda frazione, a soli 9 minuti dal termine, i padroni di casa hanno avuto la meglio. L’unica vera buona notizia oltre al risultato per Emery è rappresentata dal ritorno in campo di Silva, dopo una lunga assenza per infortunio.
Il Siviglia ha dimostrato invece di vivere un buon momento, senza entusiasmare troppo è riuscito a battere nelle ultime giornate sia Real che Villarreal portandosi così nelle zone più alte della classifica. E’ bastato un goal di Renato per piegare un sottomarino irriconoscibile, ed in dieci dal 7’del secondo tempo causa l’espulsione di Llorente. A farla da padrone è stato l’esterno brasiliano Adriano, che sta giocando sempre più frequentemente al posto di Diego Capel sulla sinistra e con le sue scorribande crea non pochi problemi alle difese avversarie.

A margine della lotta Champions, si fa interessante la sfida per le squadre che si trovano in zona Uefa: ad esempio il Valladolid, grande sorpresa di stagione, distrugge sul suo campo il Deportivo che era in serie positiva e lo tampina ad un solo punto. Bene anche il Getafe e il Malaga nelle loro sfide interne, mentre la coda della graduatoria riservava uno scontro fratricida tra le ultime della classe: il Recreativo e l’Osasuna. Ad avere la peggio, come spesso è stato in questa stagione, sono stati proprio i ragazzi di Camacho, che continuano a sprecare occasioni e addirittura regalano al Recre una vittoria casalinga che gli mancava da aprile. Se non è destino questo…