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L'Union fa la forza e fa anche fuori il Real Madrid: non basta il 4-3 casalingo alle merengues!

Se già la sconfitta all'andata, seppur con un risicato 3-2, rappresentava per il Real Union, che di "Real" ha ben poco in comune con il ben più nobile Madrid, un risultato già di per sè storico per una rappresentativa che milita tutt'ora in Segunda Division B (la nostra vecchia Serie C, per capirci), per paradosso quella di ieri sera è stata la più grande sconfitta che questa squadra possa mai ricordare. E dall'altra parte, la più inutile delle vittorie.

Real dopotutto non così imbottito di seconde linee, riposa Casillas che lascia spazio a Dudek in porta, in difesa si rivedono Metzelder e Michel Salgado, mentre in attacco spazio dal primo minuto finalmente a Saviola che fa coppia con Raùl.
Pronti, via e dopo 14 minuti il Real è già sotto per via del gol di Abasolo. La reazione della squadra madrilena arriva al 36' quando Raul trova la rete del momentaneo pareggio. In avvio di ripresa dopo 5 minuti Salcedo trova il gol del 1-2 che fa sognare gli ospiti, ma Raùl ci mette solo un minuto per fare doppietta ed è 2-2. Al 62' Schuster fa entrare il giovane Bueno all'esordio al posto di Saviola, e gli bastano solo 7 minuti per siglare il 3-2. Il Real non si accontenta dei supplementari e Raùl decide di seguire le orme di Higuain contro il Malaga e a 4 minuti dalla fine segna il 4-2 e la sua personale tripletta (ma non muore mai questo giocatore...). Sembra fatta per i blancos, ma ad un minuto dal 90', su un cross vagante si avventa lo sconosciuto Eneko Romo che segna l'incredibile 4-3 che gela il Bernabeu.

Il 4-3 finale sancisce così una clamorosa quanto inaspettata (siamo sicuri?) eliminazione prematura del Real Madrid dalla Coppa del Re, trofeo che certo non è la Champions League, ma che in questo momento rappresentava un'ancora di salvezza per l'allenatore delle merengues Bernd Schuster, e che invece di farlo tornare sopra la linea di galleggiamento lo riporta in una crisi ancora più profonda, causata soprattutto da una difesa colabrodo: nelle ultime 12 partite il Real ha incassato ben 21 gol. Certo, anche se soffertissime le vittorie sono arrivate con le cosiddette "piccole", come nell'ultima partita di Liga contro il Malaga, ma non si può sperare che questo succeda anche in ambito europeo (vedi Juventus, andata e ritorno). E soprattutto non si può credere che lo strepitoso momento di forma di Higuain e Raul (ieri arrivato a quota 300 gol con la camiseta blanca, è quasi il migliore di sempre, che ora è Di Stefano con 307 gol) continui per tutta la stagione.

"Marca" il giorno dopo definisce la sconfitta "vergognosa" e tutta la stampa spagnola attacca pesantemente "il Mago" Schuster, che nella conferenza stampa si difende dicendo:"Io personalmente non mi sento a rischio, però per altri probabilmente lo sono, ed è logico che sia così". Qualcuno chiede spiegazioni riguardo ai troppi gol incassati (dal 24 settembre ne viene incassato almeno uno a partita...) e lui risponde semplicemente:"Non ne ho idea". Michel Salgado poi lo apostrofa pesantemente replicando:"Se non ne ha idea glielo spiegheremo noi".

Segnali dunque di tensione all'interno dello spogliatoio madridista, che certo non aiutano a favorire la concentrazione in vista dell'impegno di campionato a Valladolid, che sa fortemente di "dentro o fuori" per Schuster.


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