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Polverone a Malaga: promozione scorretta?

Seimila euro per perdere, lo scorso 15 giugno, la partita contro il Malaga e favorirne la promozione nella massima serie spagnola. Sarebbe stato questo, secondo quanto racconta Jesus Antonio Mora Jesuli (allora al Tenerife) il prezzo della corruzione.

Il giocatore, riferisce il giornale 'El Mundo', ne parla in una conversazione con il presidente della Real Sociedad, spiegando appunto di aver ricevuto quella cifra in cambio della sconfitta della sua squadra, poi battuta 2-1 dal Malaga.

Il presidente del club andaluso Fernando Sanz - figlio dell'ex presidente del Real Madrid, Lorenzo - è pronto a querelare Jesuli, scrive 'Marca', se non si affretterà a smentire nelle prossime 24-48 ore. "Si sta dando una risonanza assurda ad una conversazione rubata - ha detto Sanz - che all'apparenza sembra più un interrogatorio, per quello che ho potuto sentire".

'El Mundo' pubblica la registrazione di una conversazione telefonica tra Jesuli e Inaki Badiola, presidente della Real Sociedad (club di San Sebastian), interessato in prima persona alla vicenda perché la vittoria del Malaga aveva negato la promozione alla sua squadra. Il giocatore non aveva potuto essere in campo il 15 giugno a causa di un infortunio, ma ammette di "aver preso il denaro" e, messo alle strette dalle insistenti domande di Badiola, parla di 6.000 euro. Il Malaga, ricorda 'El Mundo', aveva vinto l'incontro grazie ad un rigore assegnato per un fallo di mano di Juanma, del Tenerife.

Ma il presunto caso di corruzione, spiega Jorge Carretero, portavoce della Federcalcio spagnola, "é stato già giudicato ed archiviato per mancanza di prove concrete".

Fonte: Eurosport


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