Stasera si parte: il punto della situazione
Stasera alle 20 inizia la Liga 2008/09. Negli ultimi quattro anni solo due sono stati i vincitori (Barcellona e Real Madrid). Anche questa volta e` difficile ipotizzare che a spuntarla possa essere un terzo incomodo. Ma e` comunque meglio non dare nulla per scontato. Il motivo? Semplice. Il Real Madrid ha passato un’estate a sognare Cristiano Ronaldo, accontentandosi poi (e comunque solo momentaneamente) di non aver perso lo scontento Robinho. E il mercato delle ‘Merengues’ non puo` dirsi di certo ‘galactico’, con l’acquisto di Rafael van der Vaart, Ruben de la Red, Ezequiel Garay e Javi Garcia. Ritocchi e basta, che nemmeno servono a toppare alcune falle vistesi da inizio 2008 a questa parte. Van Nistelrooy dovra` evitare accuratamente ogni tipo di infortunio, altrimenti saranno dolori.
Diversa l’aria che si respira a Barcellona. I catalani vogliono dimenticare in fretta due anni di astinenza forzata e per questo hanno attuato una mini-rivoluzione. Via Rijkaard, Deco, Thuram, Ronaldinho e Zambrotta, ecco Guardiola e tanta sostanza. A centrocampo e` arrivato il dinamismo di Alexander Hleb e Seydou Keita, mentre la pericolante difesa e` stata puntellata con il ritorno di Gerard Pique’ dal Manchester United e l’investimento su Martin Caceres, ventunenne uruguaiano pagato 16,5 milioni al Villarreal. In piu` il colpo Dani Alves, esterno destro esplosivo costato 32,5 milioni. Se a questo si aggiunge il miracoloso cambio di rotta di Eto’o (voleva andarsene, in un mese ha cambiato idea ed e` piu` combattivo che mai), Guardiola puo` dormire sonni tranquilli. Sara` un Barça piu` veloce e meno offensivo, nel quale dovrebbe esaltarsi il campione d’Europa Xavi e il talento assoluto di Lionel Messi, pronto a sfidare l’unico rivale all’altezza, la propria fragilita`.
E poi c’e` tutto il resto, come sempre nella Liga. Il campionato dei campioni d’Europa quest’anno offre anche una bella varieta` di possibili sorprese, squadre che partono in seconda fila e si preparano a ‘rompere le scatole’ alle due litiganti storiche. Al terzo posto parte di diritto l’Atletico Madrid del ‘Kun’ Aguero, che ha appena ritrovato la Champions League. Se la squadra di Aguirre non soffrira` il doppio impegno, i ‘Colchoneros’ potrebbero farne vedere delle belle (anche se difficilmente smetteranno di frequentare l’incostanza dell’ultima stagione). Il mercato, infatti, e` stato di grande valore. In porta e` arrivato lo stagionato Gregory Coupet, mentre in difesa il colpaccio e` Tomas Ujfalusi (parametro zero dalla Fiorentina), al quale si aggiungono i dieci milioni di euro spesi per l’ormai eterna promessa John Heitinga. A centrocampo, invece, ecco la sostanza di Paulo Assunçao (solo 600mila euro al Porto) e la qualita` di Ever Banega, preso in prestito dal Valencia. Davanti, infine, e` arrivato un discreto rimpiazzo per la coppia Forlan-Aguero, il rinato Sinama-Pongolle. In linea di massima la squadra c’e` eccome.
Chiude il cerchio delle pretendi alla zona Champions il trio composto dal nuovo Valencia di Unai Emery, il Villarreal giunto secondo l’anno scorso e il rinnovato Siviglia. Al Mestalla e` tornato l’entusiasmo. Non tanto per colpi di mercato (Pablo Hernandez e Renan non possono accendere le fantasie nemmeno dei piu` scatenati), quanto per l’idea che la squadra possa aver trovato una guida affidabile. Unai Emery, infatti, ha guidato il miracolo Almeria e ora, a nemmeno 36 anni, e` pronto a prendere le redini di una delle piu` importanti formazioni spagnole. David Villa e David Silva sono rimasti, in compenso se ne sono andati Canizares, Banega, Caneira e Arizmendi. E, soprattutto, non c’e` piu` Koeman. Bastera` per dare credibilita` al progetto? Puo` darsi.
Un altro con le idee chiare e` senza dubbio Pellegrini. Il suo ‘Sottomarino Giallo’ continuera` a muoversi in acque importanti con l’arrivo di Edmilson, Joseba Llorente e la scommessa Jozy Altidore. Con loro e i soliti Giuseppe Rossi, Nihat e Franco (oltre alla roccia Senna) si provera` anche la scommessa Champions, nella speranza che il doppio obiettivo non crei troppi problemi. Chiusura d’obbligo per il Siviglia. La squadra sorpresa degli ultimi anni non si e` scomposta a meta` della scorsa stagione con l’addio di Juande Ramos. Manolo Jimenez ha dimostrato di poter stare su una panchina tanto importante, ma ora il compito si complica. Se ne sono andati Dani Alves, Poulsen e Keita. Basteranno Konko, Squillaci e Acosta per restare in alto? Al campo l’ardua sentenza.